Credito d’Imposta Pubblicità 2020​

A chi è rivolto
Cosa offre

Il Bonus Pubblicità fornisce un credito d’imposta in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati su:

Cosa finanzia

 Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.

Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente.

Novità

Con il decreto “Cura Italia” si introducono novità anche rispetto al Bonus pubblicità, che viene stabilito al 30% sull’intero investimento 2020, e non solo sulla parte incrementale rispetto all’anno precedente, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Il limite massimo di spesa è previsto per 27,5 milioni di €. Il diritto all’agevolazione resta condizionato al fatto che gli investimenti siano incrementali di almeno l’1% rispetto all’anno prima.

Presentazione delle domande
Dal 1 al 30 settembre 2020 fermo restando che quelle presentate tra il 1 ed il 31 marzo 2020, resteranno valide.

I soggetti ammessi possono utilizzare il credito d’imposta, a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di ammissione, in compensazione da effettuare con il modello F24 attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Se la somma supera i 150 mila €, bisogna invece attendere la comunicazione individuale di abilitazione.

Cosa fare

I soggetti interessati devono presentare:

  • la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato

  • la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato.

L’ammontare del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun richiedente è stabilito con provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento stesso.

Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, che deve essere presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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