Chi si occupa di sicurezza sul lavoro?
Nell’ambito della sicurezza sul lavoro l’azienda può rivolgersi a professionisti che tramite corsi di aggiornamento informano i datori di lavoro e le figure ad esso collegate sulle tecniche e sugli aspetti da dover tenere in considerazione nell’ambito di un’attività lavorativa, al fine di offrire la tutela più adeguata ed aggiornata nei confronti dei lavoratori.
Il datore di lavoro ha bisogno, come nel caso del preposto o del dirigente, di essere indirizzato al fine di compiere il suo ruolo di vigilanza e di prevenzione in modo ottimale, così da non incorrere in responsabilità colpose o dolose.
Il Formatore in materia di sicurezza sul lavoro è la figura professionale nata a tale scopo.
In caso di mancanza di misure di sicurezza sul luogo di lavoro il dipendente può contare sulla tutela da parte dei sindacati e dei tribunali addetti in materia di lavoro civili e penali.

Il formatore in materia di sicurezza sul lavoro
Il prerequisito indispensabile che il formatore deve possedere è aver conseguito un diploma di scuola di secondo grado, un titolo di studio che consente allo stesso di poter condurre corsi per istruire i soggetti sulle regole, le procedure e i principi basilari da osservare per la tutela della sicurezza sul lavoro.
Tale figura segue a sua volta un corso di formazione per formatori in materia di salute e sicurezza, ricevendo la qualifica di formatore una volta frequentati tutti i moduli e sostenuto l’esame finale.
Sono previsti e obbligatori aggiornamenti professionali sulle competenze acquisite, che dovranno essere trasmesse in modo chiaro durante le lezioni di corsi sicurezza sul lavoro alle aziende. È fondamentale che le informazioni vengano somministrate senza generare dubbi, permettendo così una corretta formazione al fine di rendere l’azienda in questione aggiornata continuamente.
La frequenza di tali corsi è certificata mediante attestati riconosciuti per legge, necessari per poter essere dichiarati competenti.
La formazione è obbligatoria sia per il datore di lavoro che per i subordinati, i quali devono avere conoscenza dei propri diritti e obblighi in modo da adempiere in modo chiaro e preciso alla normativa.
Sindacato e Tribunale
La sicurezza sul lavoro è garantita dalla presenza all’interno dell’azienda di sindacati che tutelano gli interessi dei lavoratori iscritti; interessi non solo economici ma anche relativi alla salute.
Trattasi di associazioni che agiscono in modo gratuito per tutelare i loro iscritti, occupandosi di verificare che non vi sia l’inosservanza della legge sicurezza sul lavoro da parte dell’azienda.
Nel caso di infortuni o di malattie collegate a patologie frutto del contatto diretto con prodotti tossici, oltre al sindacato che lavora per individuare soluzioni conciliative, il lavoratore può richiedere l’assistenza di un legale.
In caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, per richiedere quanto dovuto per il danno specifico, è necessario rivolgersi all’assicurazione dell’azienda.
Alcuni danni però devono essere accertati e valutati da un professionista attraverso una perizia. Il perito assegnerà un valore rappresentato da una percentuale per quantificare l’entità del danno, seguendo le direttive di specifiche tabelle. Ad ogni punto percentuale verrà assegnato un valore economico, che varierà in base all’età del danneggiato.
Nel caso non sia possibile risolvere la questione in modo stragiudiziale, il lavoratore, mediante il suo legale, si può rivolgere ad un Giudice del Lavoro che, mediante sentenza, stabilisce il dovuto risarcimento.
Nel caso in cui la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza abbia determinato una malattia o un infortunio tale da compromettere l’idoneità al lavoro del lavoratore, è possibile presentare istanza all’INPS per ottenere una pensione di inabilità.
I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica.
Art. 9 - legge 300/70