Cosa si intende per rischio biologico?

La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto imprescindibile per ogni lavoratore e un dovere indiscutibile per ogni datore di lavoro. A causa della frenesia dei giorni d’oggi ciò che riguarda i fattori ambientali tendono ad essere trascurati.

Per aumentare la sicurezza è necessario avere una formazione completa su come comportarsi per evitare situazioni che mettano a rischio la salute. Per formarsi riguardo i dispositivi di protezione e ai rischi biologici è necessario rivolgersi ad aziende che operano nel settore della consulenza alle imprese in materia di sicurezza, igiene sul lavoro e molti altri campi.

Obiettivo Ambiente (riconosciuta dalla Regione Veneto, come organismo di formazione accreditato), offre dal 2003, su tutto il territorio nazionale, consulenze alle imprese in materia di sicurezza, igiene sul lavoro, disposizioni sulla possibilità di rischio biologico, a tutti i clienti che hanno bisogno di orientamento e corsi d’aggiornamento.
È importante sottolineare come all’interno dei luoghi di lavoro non servono solo i dispositivi di sicurezza collettiva (es. filtri dell’aria) o i dispositivi di protezione individuale, meglio conosciuti come DPI (es. maschere antigas) ma servono anche molte conoscenze teoriche. In particolar modo, appunto, sulla possibilità di rischio biologico.

rischio biologico

Rischio biologico

Per rischio biologico si intende la possibilità di entrare in contatto con organismi cellulari (virus e batteri in genere), in grado di riprodursi o di trasferire materiale genetico. Tutti i lavori, a loro modo, riscontrano una possibilità di un rischio biologico (dal cuoco al netturbino), è però importante sapere che c’è sempre la possibilità di un eventuale rischio biologico e che per evitarlo servono conoscenze e sistemi di prevenzione. Conoscenza e prevenzione che anche grazie a noi di Obiettivo Ambiente sono ormai, assieme ai DPI e ai dispositivi di sicurezza, fruibili e a portata di mano di tutte le aziende.

Quali sono le aziende a più alto rischio biologico?

Partendo dal presupposto che una possibilità di rischio biologico risulta anche nelle attività più semplici, grazie alla tecnologia e ai corsi di formazione nel tempo c’è stata una grossa riduzione del rischio biologico all’interno delle aziende. Detto ciò va ricordato che ci sono ancora dei settori in cui il rischio biologico è più alto che in altri: i laboratori di ricerca, le aziende agroalimentari, le aziende farmaceutiche e tutte quelle imprese che operano nel campo del trattamento e smaltimento dei rifiuti. Tra le aziende più soggette al rischio biologico vanno annoverate anche le strutture ospedaliere, i supermercati, gli aeroporti. Tutte quelle attività, quindi, in cui non si trattano direttamente gli agenti patogeni, ma che per via dell’alto numero di persone che frequentano i loro locali la quantità batterica o virale necessaria per dare origine al rischio può essere più alta.

Come tutelarsi dal rischio biologico?

La miglior tutela, nonché la più efficace, è senza dubbio la prevenzione. Servono quindi del personale attento e preparato sui rischi che può correre e dei dirigenti o datori di lavori responsabili che mettono a disposizione del dipendente formazione, corsi di aggiornamento e tutto il know how possibile. Il tutto da accostare, ovviamente, ai dispositivi di sicurezza collettiva e quelli di sicurezza individuale.

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