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Esistono strumenti legislativi a difesa di azienda e datore di lavoro. Impariamo a conoscere il D.LGS. 231/21.
L’art.30 del D.Lgs. 81/08 impone alle aziende l’adozione e la relativa attuazione di un modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle società di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (detto anche MOG – Modello di organizzazione e gestione).
L’articolo in commento, ad oggi, soprattutto nelle realtà del territorio Veneto, costituisce uno degli inadempimenti più diffusi perché la comune convinzione è quella di ritenere quanto disposto non cogente dal momento che non viene prevista una specifica misura sanzionatoria da parte del legislatore.
Nulla di più sbagliato!
Anche se il Testo Unico della sicurezza non prevede una misura sanzionatoria, non si può omettere di affermare che si tratta di una vera e propria norma di protezione per le imprese dal momento che ha come scopo principale quello di proteggere (non il datore di lavoro come legale rappresentante) ma l’azienda in quanto entità giuridica.
Non tutti sanno che in caso di infortunio sul lavoro (con lesioni gravi o gravissime), vengono aperti due procedimenti processuali: l’uno nei confronti dell’azienda come persona giuridica, il secondo a carico del datore di lavoro in quante “garante” della sicurezza per i propri lavoratori.
Le procure, soprattutto negli ultimi anni, hanno moltiplicato le richieste del MOG. Soprattutto in caso di infortuni, le stesse autorità – dipartimenti di prevenzione – lo richiedono durante i sopralluoghi ispettivi.
L’assenza di questo strumento, pertanto, se formalmente non può essere oggetto di provvedimento sanzionatorio come violazione del D.Lgs. 81/08, costituisce certamente un parametro per valutare la diligenza del datore di lavoro che, mancando di questo adempimento, dimostra di non aver fatto tutto il possibile per prevenire la commissione di un reato (come può essere l’infortunio sul lavoro).
La dimostrazione di aver adottato ed efficacemente attuato il MOG comporta necessariamente la nomina di un Organismo di Vigilanza (ODV) a cui viene affidato il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento. In altri termini l’organismo non deve avere solamente un ruolo formale ma deve sostanzialmente verificare che i protocolli di prevenzione dei reati siano rettamente rispettati e sartorialmente adattati alla specifica realtà aziendale.
Ciò spiega il perché tutti i modelli pre-stampati o modulati sostanzialmente non solo non sono idonei a rispettare la norma ma possono essere “pericolosi” per le aziende. A fronte di un generico “senso di protezione” un modello astratto della realtà della specifica azienda costituisce un aggravante sia per l’azienda stessa che per la sua governance.
Tutte le aziende pertanto devono adottare un modello organizzativo 231, calando sulla loro realtà le fattispecie di reato applicabili e prevedendo procedure e/o protocolli di prevenzione quanto più specifici possibili e incaricando organismi di vigilanza tecnicamente competenti e costantemente aggiornati con il chiaro obiettivo di fungere da “dissuasore” per tutti coloro che direttamente o indirettamente vogliano commettere dei reati.
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RSPP e Docente Formatore
Obiettivo Ambiente adotta un sistema di gestione per la qualità e per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Il nostro sistema è certificato da Rina Services S.p.A. secondo le norme Iso 9001 e Iso 45001 per i settori EA Servizi di Ingegneria (34) Manutenzione presidi antincendio (18) Commercio (29) Servizi di Consulenza (35) Istruzione (37).
Obiettivo Ambiente crede nella legalità per un mercato corretto e leale. In data 14 novembre 2016 ha adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo integrato ai sensi del D.Lgs. 231/01 [Modello 231], con l’intento di formalizzare i principi, le regole e le procedure, finalizzati a
prevenire comportamenti illeciti da parte di soggetti interni ed esterni [Destinatari].
È stato nominato un Organismo di Vigilanza [OdV] con il compito di vigilare sull’osservanza e sul funzionamento del Modello 231 e dei suoi protocolli, per comunicare con l’OdV è stata attivata la casella di posta odv@obiettivoambiente.com.
Il Modello 231 comprende il Codice Etico, qui consultabile. A tutti i Destinatari è richiesto il rispetto dei precetti in esso individuati e di conformare di conseguenza i propri comportamenti.
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