Dispositivi di protezione degli occhi
Tra tutti gli infortuni che possono avvenire sul lavoro, uno dei più gravi e dannosi è sicuramente rappresentato da una lesione agli occhi. Per questo le normative che hanno portato allo studio e alla realizzazione dei dispositivi di protezione individuali per gli occhi sono molto precise e obbligano le aziende ad offrire la più vasta gamma di protezione ai loro lavoratori.

Occhiali per la protezione degli occhi
Gli occhiali devono essere indossati dal lavoratore per proteggere gli occhi. Qualora si indossasse già l’occhiale da vista, le protezioni devono essere applicate sugli stessi. Allo stesso tempo anche il viso viene protetto con l’utilizzo di visiere e schermi appositi. I DPI per la protezione degli occhi sono divisi in tre principali categorie.
Le categorie di DPI per la protezione degli occhi
- La prima categoria di DPI vede protagonisti gli occhiali di protezione che sono formati dalla montatura, da lenti e dai ripari laterali che hanno, insieme, la funzione di evitare la penetrazione di materiali e radiazioni. Questi DPI inoltre devono essere fabbricati con materiali ignifughi che non si deformino o si alterino per il cambio della temperatura o dell’umidità o di altri fattori esterni.
- La seconda categoria di DPI è rappresentata da occhiali a visiera o maschere che vengono indossate con idonea bardatura alla testa o sul casco del lavoratore.
Entrambi questi DPI proteggono gli occhi e l’intero viso da schegge, radiazioni e dagli schizzi, ma non offrono alcuna protezione sui lati. La finestra della visiera è composta da lastre trasparenti filtranti e facilmente sostituibili.
- La terza categoria di DPI include gli schermi e i ripari facciali. Gli schermi sono, nella maggior parte dei casi, fissati al casco del lavoratore o ad altre tipologie di sostegno. Devono soprattutto proteggere dalle schegge, dagli schizzi, dalle scintille, dal calore radiante, dalle sostanze chimiche ed devono essere ignifughi.
Alcuni schermi sono dotati di lastre di sicurezza trasparenti ad azione filtrante. Esistono poi gli schermi che si tengono con una mano, realizzati con materiali leggeri per non pesare troppo e hanno un’apertura per poter sostituire la lastra trasparente di cui sono dotati. Con uno schermo a mano è possibile proteggere contemporaneamente gli occhi, il viso e il collo da spruzzi, schegge e radiazioni.
I ripari facciali che offrono la superficie più ampia di protezione sono le cappe, prodotte in una grande varietà di materiali per permettere di affrontare diverse tipologie di rischio.
A differenza degli schermi, le cappe coprono anche la testa e le spalle del lavoratore e frontalmente sono munite di lastre trasparenti mobili che possono avere un’azione filtrante.
I rischi per gli occhi
Tutti questi DPI hanno il compito di difendere gli occhi dalle radiazioni ottiche, dai rischi meccanici quali particelle di materiale che viaggiano ad alta velocità e dai corpi incandescenti.
I rischi chimici si presentano sotto forma di aerosol, spruzzi e gocce di soluzioni chimiche per terminare con i rischi termici rappresentati da temperature troppo calde o troppo fredde.
Per concludere riassumiamo i rischi per gli occhi:
- Lesioni meccaniche dovute ad urto o colpo;
- Lesioni ottiche causate da radiazioni ultraviolette, onde corte, luce, saldatura, infrarossi, ultravioletti, laser e creano danni alla retina e rischio cecità;
- Lesioni Chimiche causate da acidi e gas corrosivi che corrodono la retina;
- Lesioni termiche dovute da freddo o calore estremo e causano lacrimazione e ustione della retina.