Dispositivi di protezione dell’udito
I dispositivi di sicurezza per l’udito sono strumenti utilizzati sul luogo di lavoro, per proteggere i nostri organi uditivi da eventuali lesioni e danneggiamenti.
Essi sono meglio conosciuti come DPI, ovvero come dispositivi di protezione individuale, regolamentati dal “Testo unico sulla sicurezza sul lavoro”, un insieme di norme giuridiche che sanciscono tutti i comportamenti da attuare per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, emanate con il Decreto del 9 aprile 2008, comma 1.
Il sistema uditivo è uno degli apparati sensoriali più delicati del nostro corpo: le cellule uditive infatti, come ad esempio quelle che compongono il timpano, non sono in grado di rigenerarsi e quindi, se danneggiate, lo saranno irreversibilmente, compromettendo per sempre la nostra capacità uditiva. Per questo motivo è bene proteggere le orecchie in ambienti lavorativi laddove si presentino rumori superiori a 135 decibel di picco o che raggiungano gli 85 decibel continui.

Tipologie di protezioni per l'udito
I dispositivi che aiutano il lavoratore a proteggere il proprio udito sul luogo di lavoro sono principalmente:
- Cuffie: questi strumenti di protezione possono essere di due tipi distinti. Si possono avere infatti cuffie collegate ad un elmetto, per ottenere una maggiore sicurezza complessiva, oppure cuffie attive collegate ad una radio.
- Tappi auricolari: anche per i tappi auricolari esistono due differenti tipologie, sono disponibili infatti i tappi con cantella o gli inserti.
I dispositivi di protezione per l’udito vengono inoltre suddivisi in diverse categorie in base ai decibel dai quali riescono a proteggere l’udito del lavoratore definendo in questo modo un indice di gravità del danno.
Esistono infatti dispositivi che garantiscono una protezione:
- da 65 Hz a 250 Hz;
- da 250 Hz a 2000 Hz;
- da 2000 Hz a 8000 Hz.
Cosa proteggono i dispositivi di sicurezza per l'udito
Il maggior rischio che si potrebbe riscontrare a livello dell’apparato uditivo sul luogo di lavoro, prende il nome di ipoacusia professionale e consiste nella perdita parziale dell’udito. Essa è dovuta da un danno severo o dalla degenerazione di una o più parti dell’apparato.
Un altro possibile infortunio all’apparato uditivo potrebbe essere ad esempio l‘acufene, ossia quella condizione patologica per la quale il soggetto sente e percepisce dei rumori o dei fischi, continui o intermittenti, anche se dall’esterno non proviene alcun suono.
Un improvviso e forte rumore invece, potrebbe causare il perforamento del timpano, l’organo membranoso che, vibrando, trasmette l’impulso uditivo ai neuroni sensoriali, permettendo in questo modo che l’impulso raggiunga il cervello e a sua volta di percepire il suono.