PER RIDURRE IL RISCHIO DI DANNI ALLA SALUTE CAUSATI DA ATTIVITÀ MANUALI PESANTI I RIPETITIVI CHIEDIAMO AIUTO AGLI ESOSCHELETRI
I robot sono in mezzo a noi: si chiamano esoscheletri.
Non si tratta di un sogno futuristico o utopico: sono sempre più numerose le aziende in Italia che decidono di dotare i loro dipendenti di questo tipo di supporto, dalle grandi potenzialità.
Gli esoscheletri sono apparecchi robotici indossabili dai lavoratori, impiegati in attività manuali e/o ripetitive.
Progettati per supportare meccanicamente il corpo umano durante il sollevamento delle merci o per attività particolarmente gravose, gli esoscheletri riducono il carico nello sforzo fisico umano fino al 40%.
In questo modo, limitano l’impatto a livello muscolo scheletrico dei carichi pesanti e concorrono a evitare il rischio di danni fisici, con una conseguente riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali croniche.
Gli esoscheletri sono in grado di offrire una soluzione laddove altre misure tecniche, organizzative o di progettazione ergonomica non bastano.
Gli esoscheletri hanno ampie potenzialità di sviluppo ed è vastissima la platea di lavoratori che ne potrebbe beneficiare.
• Riduzione dell’affaticamento muscolare, soprattutto a livello delle spalle e della schiena del lavoratore
• Miglioramento del comfort della postazione di lavoro
• Maggior qualità del lavoro svolto
• Aumento della sicurezza
• Prevenzione degli infortuni
In Europa il 60% delle malattie professionali a livello europeo sono disturbi muscolo scheletrici (DMS) legati al lavoro
In Italia le patologie del sistema osteo muscolare restano nella top 3 delle malattie professionali per incidenza.
Da gennaio a ottobre 2022 le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono aumentate del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2021
La parola robot fece la sua prima comparsa nella storia nel 1921. Nata dalla penna di Karel Capek, giornalista e drammaturgo ceco, deriva dal ceco “robota”, “lavoro forzato”. Il robot, infatti, nell’opera di Capek altro non è che il lavoratore perfetto, un operaio senz’anima. "Rossum inventò l'operaio con il minor numero di bisogni. Dovette semplificarlo. Eliminò tutto quello che non serviva direttamente al lavoro. Insomma, eliminò l'uomo e fabbricò il Robot".
(Rossumovi Univerzální Roboti, 1921)
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