LE MANI SONO IL PRIMO STRUMENTO DI LAVORO, IL PIÚ PREZIOSO: BASTANO DUE GUANTI PER PRENDERSENE CURA, MA QUELLI ADATTI ALLA SINGOLA LAVORAZIONE
Quanti tipi di guanti DPI esistono? Almeno uno per ogni professione! Per questo è importante selezionare il dispositivo di protezione adatto ad ogni fase del lavoro. I guanti possono difendere da diversi tipi di pericoli ma, se scelti in maniera sbagliata, possono impedire nei movimenti e limitare la manualità.
I guanti antinfortunistici rientrano nei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per la protezione degli arti superiori e devono essere utilizzati quando il rischio al quale è esposto il lavoratore non può essere scongiurato o ridotto in modo sufficiente da altre misure di prevenzione e protezione collettive.
In relazione ai materiali con i quali sono costruiti, si distinguono le seguenti tipologie:
La scelta dei guanti antinfortunistici deve essere fatta dal datore di lavoro successivamente alla valutazione dei rischi effettuata secondo il D.Lgs. 81/08 e, dal 22 aprile 2023, ai sensi del Regolamento 425/2016 che ha recentemente apportato un importante cambiamento per quanto riguarda la scelta e i requisiti dei DPI.
È stato introdotto, anche per questa tipologia di dispositivi, il controllo di produzione andando a colmare una lacuna presente nell’89/686. Si tratta di un bel passo avanti, se si considera l’importanza che certi guanti DPI rivestono negli ambienti di lavoro.
Proprio per quanto riguarda i guanti, il nuovo regolamento propone alcune importanti novità: è stata aggiornata la classificazione, per cui ad esempio i guanti per uso privato che proteggono dal calore (i guanti da forno) sono classificati come DPI di 2° categoria; sono stati introdotti requisiti specifici per tutti gli operatori economici coinvolti nella catena di distribuzione e requisiti aggiuntivi riguardanti le istruzioni per l’uso e le dichiarazioni di conformità.
Fra le altre novità, dobbiamo ricordare quelle relative alle normative EN 388 e EN374. La nuova 388:2016 (protezione meccanica) prevede prove più restrittive per la resistenza al taglio ed all’abrasione, oltre ad aggiungere la resistenza al taglio secondo ISO e la protezione contro gli urti, se presente.
I guanti devono offrire il più alto grado possibile di protezione nello svolgimento del lavoro. Le cuciture eventualmente presenti sul guanto non devono diminuire le prestazioni generali dello stesso
I guanti non devono creare rischi per l’utilizzatore. Il valore del PH del guanto deve essere fra 3,5 e 9,5
La confortevolezza è legata alla taglia, e quindi alla misura delle mani e dei guanti (in alcuni casi si prevede addirittura la possibilità di DPI “su misura”)
Nel caso in cui non vengano fornite istruzioni per il lavaggio, il massimo numero di cicli di lavaggio raccomandati non deve pregiudicare i livelli di prestazione dei guanti
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Tecnico della sicurezza
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