Noi di Obiettivo Ambiente abbiamo deciso di dare un significativo contributo alla salvaguardia dell’ambiente. Il nostro impegno, da ora in avanti, sarà quello di ridurre ed ottimizzare l’impiego della plastica, nonché sviluppare nelle nostre famiglie il senso del rispetto dell’ambiente.
Oggi iniziamo dall’acqua.
La prima azione concreta di Obiettivo Ambiente è stata, infatti, quella di dotare il personale aziendale di borracce termiche in acciaio inox.
Oltre ad essere pratiche, leggere ed ergonomiche, facilmente trasportabili e adatte in qualsiasi periodo dell’anno (mantengono, infatti, sia il caldo che il freddo), preservando le temperature delle bevande molto più a lungo rispetto a una bottiglietta di plastica.
Al dilemma “acqua del rubinetto o acqua in bottiglia?” Obiettivo Ambiente ha scelto, quindi, l’acqua di rubinetto. Perché?
Veniamo bombardati dalla pubblicità dell’acqua in bottiglia come la più salutare, la più sana, la più pura… ma è veramente così? L’acqua che noi beviamo dalla bottiglietta di plastica è realmente la stessa acqua che si attinge dalla sorgente? La risposta è no.
Dalla sorgente fino al supermercato, l’acqua fa tutto un percorso durante il quale subisce una serie di contaminazioni, dal contatto con la plastica calda durante il processo di imbottigliamento all’esposizione al sole durante il trasporto. E quando viene controllata? Una volta all’anno prevista per legge e dall’azienda stessa (quindi un solo controllo interno).
Secondo uno studio dell’IRSA (Istituto di Ricerca Sulle Acque, deputato al controllo della qualità dell’acqua), l’Italia si posiziona a un ottimo quinto posto in Europa per la qualità dell’acqua di acquedotto. L’85% dell’acqua trasportata dagli acquedotti italiani e che sgorga dai nostri rubinetti domestici proviene da fonti sotterrane, cioè sorgive. La restante percentuale è composta da acqua di falde superficiali, ossia pozzi.
Ecco 10 buone ragioni per cui noi di Obiettivo Ambiente abbiamo scelto l’acqua di rubinetto.
L’acqua che esce dai rubinetti è sottoposta a costanti e numerosi controlli per rispettare i valori previsti dalla legge (D.lgs. 2 febbraio 2001, n. 31 che dà attuazione alla Direttiva 98/83/CE). Sono previsti controlli interni, di responsabilità del Gestore del Servizio idrico integrato, effettuati in laboratori interni, e controlli esterni, effettuati dalle Aziende Asl insieme alle Arpa territorialmente competenti.
Bevendo l’acqua del rubinetto, riduciamo l’uso della plastica. Ogni anno un italiano produce circa 400 bottigliette di plastica da smaltire. E non tutte le bottiglie di plastica sono riciclabili oltre ad essere (le bottiglie di PET) altamente inquinanti nei processi di produzione.
La giusta quantità di sali minerali presente nell’acqua del rubinetto assicura di mantenersi in salute, mentre il basso contenuto di sodio riduce il rischio di ritenzione idrica. Inoltre, le tracce di cloro presenti nell’acqua del rubinetto impediscono la diffusione di elementi dannosi per la nostra salute come le infezioni batteriche, che invece possono manifestarsi nell’acqua in bottiglia.
Bevendo l’acqua del rubinetto evitiamo di far viaggiare dei camion per trasportare le bottiglie. Imbottigliare e trasportare 100 litri d’acqua per 100 chilometri “costa” all’ambiente ben 10 kg di anidride carbonica.
L’acqua del rubinetto è molto meno cara. Il prezzo finale dell’acqua in bottiglia (quasi 300 volte in più) è dato dai costi della pubblicità, dei trasporti, del confezionamento, etc., non certo dalla qualità superiore dell’acqua.
1 litro di acqua in bottiglia del supermercato costa mediamente € 0,34
1 litro di acqua del rubinetto costa mediamente € 0,0012
Direttamente a tavola! Bevendo l’acqua del rubinetto non corriamo il rischio che sia stata stoccata a lungo nei magazzini o magari esposta a luce e calore dentro le bottiglie di plastica, con il rischio di alterarne le caratteristiche.
Bere l’acqua del rubinetto significa dire addio ai carrelli colmi di casse di acqua, alla fatica di caricarle in auto e trasportarle fino a casa, magari fin al terzo piano senza ascensore. Basta aprire il rubinetto ed è sempre a disposizione, a qualsiasi ora!
L’unico viaggio che l’acqua del rubinetto deve fare è quello dalla sorgente al rubinetto, attraverso le tubazioni. Non deve viaggiare sui camion per migliaia di chilometri!
La storia dell’acqua del rubinetto è semplice e seguita, tramite i dovuti controlli, dalla sorgente al rubinetto. Non si sa niente, invece, del percorso fatto un’acqua in bottiglia, se per esempio è stata ferma al sole, se è stata stoccata a caldo etc..
In Italia, anche l’acqua del rubinetto è oligominerale, cioè contiene da 50 a 500 mg/litro di residuo fisso. Povera di sodio, fa bene alla linea anche se non è pubblicizzata in tv!
Ecco perché Obiettivo Ambiente ha scelto l’acqua del rubinetto. Questa è la prima di tante altre iniziative concrete che metteremo a punto nei prossimi mesi per proteggere l’ambiente. Perché crediamo che ognuno di noi può fare la differenza, in casa come sul posto di lavoro: tutti siamo responsabili delle nostre azioni verso l’ambiente e verso le generazioni future.
Obiettivo Ambiente adotta un sistema di gestione per la qualità e per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Il nostro sistema è certificato da Rina Services S.p.A. secondo le norme Iso 9001 e Iso 45001 per i settori EA Servizi di Ingegneria (34) Manutenzione presidi antincendio (18) Commercio (29) Servizi di Consulenza (35) Istruzione (37).
Obiettivo Ambiente crede nella legalità per un mercato corretto e leale. In data 14 novembre 2016 ha adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo integrato ai sensi del D.Lgs. 231/01 [Modello 231], con l’intento di formalizzare i principi, le regole e le procedure, finalizzati a
prevenire comportamenti illeciti da parte di soggetti interni ed esterni [Destinatari].
È stato nominato un Organismo di Vigilanza [OdV] con il compito di vigilare sull’osservanza e sul funzionamento del Modello 231 e dei suoi protocolli, per comunicare con l’OdV è stata attivata la casella di posta odv@obiettivoambiente.com.
Il Modello 231 comprende il Codice Etico, qui consultabile. A tutti i Destinatari è richiesto il rispetto dei precetti in esso individuati e di conformare di conseguenza i propri comportamenti.
Obiettivo Ambiente si impegna a proteggere i dati personali di ogni persona fisica nonché le libertà fondamentali costituzionalmente garantite nel rispetto del Regolamento Europeo 2016/679 (“Regolamento UE ”) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati (“ Dati Personali”).
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