LO STRESS CATTIVO (O DISTRESS) PUÒ AVERE UN IMPATTO MOLTO PENALIZZANTE SULLA PRODUZIONE: L’OBBLIGO DI ANALIZZARE LO STATO DI BENESSERE DEI LAVORATORI INTRODUCE LE AZIENDE AD UN MIGLIORAMENTO VANTAGGIOSO PER TUTTI
La sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono da sempre concetti chiave data la necessità di rendere l’ambiente professionale idoneo rispetto alle misure prescritte dal D.lgs. 81/08.
Ma quanta importanza riusciamo a dare agli aspetti legati alla condizione mentale del lavoratore?
In effetti, parlare di benessere mentale nei luoghi di lavoro, specie negli ultimi anni, fa quasi sorridere, ma se si osserva la realtà con lucidità ci si accorge che la questione è più seria e complessa di quanto non si pensi.
In un mondo dove siamo chiamati a raggiungere i risultati in modo sempre veloce ed efficiente, essere stressati appare quasi una condizione normale.
Lo stress da lavoro correlato legato alla propria mansione o derivante dall’organizzazione aziendale è uno stato mentale che, prima o dopo, ogni lavoratore sperimenta nel momento in cui percepisce un disquilibrio tra ciò che viene domandato e la capacità di far fronte alle richieste, con il conseguente verificarsi di disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale.
Assenteismo, calo della produttività, aumento degli incidenti causati da distrazioni, la minore partecipazione alla vita aziendale sono alcuni dei risvolti tipici associabili alla condizione di stress e che purtroppo, a volte, si tende a ignorare, a sottovalutare o a confondere con la scarsa voglia di lavorare.
Il legislatore italiano, introducendo l’obbligo per il datore di lavoro di valutare e redigere il documento del rischio da stress lavoro correlato, previsto dall’art. 28 del D.lgs. 81/08, ha voluto sottolineare che imparare ad affrontare il tema dello stress nel contesto lavorativo può contribuire ad apportare un significativo miglioramento all’andamento dell’azienda.
È un modo per introdurre nuove misure di prevenzione per la gestione dei rischi aziendali, ma anche per potenziare le qualità dei singoli lavoratori e dell’azienda, favorendo la crescita e lo sviluppo dell’organizzazione stessa laddove, a volte, si ritrova a essere messa in discussione a causa di rapporti ostili e negatività interna che vanno a riflettersi sulla concreta prestazione di lavoro.
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