Rischio OCRA: movimenti ripetitivi degli arti superiori
RICHIEDI CONSULENZAIl rischio derivato dai movimenti e sforzi ripetitivi a carico degli arti superiori fa parte di quella serie di rischi specifici che devono essere valutati mediante apposita relazione tecnica e che devono essere contenuti nel Documento di Valutazione del Rischio.
I movimenti ripetitivi sono rappresentati dalla serie di movimenti e sforzi a carico degli arti superiori che vengono eseguiti con una elevata frequenza (misurata in cicli al secondo) durante gran parte del turno di lavoro. Questa fattispecie di rischio può comportare dei disturbi muscoloscheletrici a danno degli arti superiori che possono portare ad inabilità temporanea oppure, in casi gravi, ad inabilità permanente.
Nell’ambito dei movimenti ripetitivi un’attenta valutazione del rischio ha il preciso scopo di individuare quei fattori che possono manifestarsi con disturbi muscoloscheletrici più o meno gravi. L’individuazione di questi fattori è seguita da studi che, mediante interventi organizzativi che prevedono la riprogettazione dell’attività e dei compiti svolti, della postazione di lavoro, delle attrezzature e mediante interventi formativi, hanno lo scopo di ridurre il rischio a valori di accettabilità. Questi valori di accettabilità, con tutta probabilità garantiscono che non si manifestino disturbi muscoloscheletrici a danno dei lavoratori.

Il tecnico con un accurato sopralluogo in azienda individua tutte le fasi del processo produttivo che richiedono l’esecuzione di movimenti ripetitivi, avvalendosi di strumenti in grado di analizzare l’attività svolta dai lavoratori e di individuare quei fattori considerati maggiormente di rischio rispetto al manifestarsi di disturbi da movimenti ripetitivi. Tra questi strumenti vi è la check-list OCRA ideata da D. Colombini ed E. Occhipinti. Questa è stata creata per permettere una valutazione del rischio che garantisca precisione nel risultato ottenuto. Nell’uso della check-list OCRA per la descrizione e la valutazione del lavoro comportante un potenziale sovraccarico biomeccanico da movimenti e/o sforzi ripetuti degli arti superiori, vengono identificati e quantificati i seguenti fattori di rischio:
- la forza impiegata;
- la ripetitività dei gesti;
- la postura assunta nello svolgimento del compito;
- la durata effettiva del compito in relazione ad adeguati tempi di recupero
Tali rischi vengono considerati nel loro insieme e caratterizzano l’esposizione lavorativa in relazione alla rispettiva durata. Quindi bisogna analizzare se la frequenza di azione è elevata, se lo svolgimento dell’operazione richiede un uso eccessivo di forza, se la postura e i movimenti degli arti superiori sono congrui o meno e se si evidenzia una carenza di periodi di riposo adeguati. A questi vengono aggiunti dei fattori complementari che possono essere considerati come amplificatori del rischio. Al termine della valutazione del rischio vengono fornite al Datore di Lavoro tutte le informazioni necessarie per poter intervenire e ridurre il rischio.
Una corretta progettazione dell’ambiente e della postazione di lavoro, una adeguata organizzazione dei processi e delle fasi produttive, la formazione dei lavoratori sui rischi derivati dai movimenti ripetitivi insieme alla sorveglianza sanitaria effettuata dal Medico Competente, garantiscono un costante monitoraggio delle condizioni di salute del lavoratore permettendo di intervenire prima del manifestarsi di qualsiasi disturbo.