Obiettivo Ambiente a tutela dell'ambiente -
Il caso Pernumia

Questa volta non è stata l’ennesima denuncia da parte di Striscia la Notizia. Il servizio del programma televisivoandato in onda ieri sera 4 gennaio su Canale 5, ha riguardato un piccolo traguardo raggiunto. Finalmente sono stati stanziati i fondi necessari per bonificare del tutto l’area dell’ex C&C a Pernumia. Finalmente lo smaltimento totale è iniziato. Finalmente si sceglie l’Ambiente.

Noi di Obiettivo Ambiente non possiamo che essere orgogliosi di questa svolta. E siamo lieti di compiere fino in fondo gli incarichi che Veneto Acque Spa ci ha affidato: ispettore di cantiere e coordinatore della sicurezza.

Cosa si intende esattamente per queste due figure

In qualità di ispettore di cantiere, collaboriamo “con il direttore dei lavori nella sorveglianza dei lavori in conformità delle prescrizioni stabilite nel capitolato speciale di appalto” (Art. 150, DPR 207/2010). I nostri tecnici specializzati sono presenti in cantiere durante tutto il periodo di svolgimento dei lavori per controllare quotidianamente tutte le fasi.

In veste di coordinatore della sicurezza, invece, siamo responsabili della sicurezza e nostro compito è garantire il coordinamento tra le varie imprese impegnate nelle attività, ai fini di scongiurare infortuni sul lavoro.

Sono due incarichi di grande responsabilità. Non solo perché la richiesta di bonifica dell’area ha una storia ormai più che decennale e sul sito inquinato hanno gli occhi puntati Comuni, Province e Regioni. O perché ci confrontiamo con oltre 44.000t di rifiuti pericolosi da smaltire. O perché il caso “Fabbrica dei Veleni” è approdato anche a Bruxelles nel Parlamento Europeo.

Pernumia Obiettivo Ambiente

Cosa c'è in gioco

Ma perché ci sono in gioco vite umane, salute e ambiente. Ogni giorno gli operatori che entrano nel sito di Pernumia entrano in contatto con quei materiali cancerogeni ed è Obiettivo Ambiente garante della sicurezza. Ininterrottamente abitanti e ambiente circostanti il sito sono in pericolo per l’eventuale cedimento della struttura. Ma tutto il nord est può essere coinvolto in una catastrofe se si verificassero incidenti naturali gravosi quali esondazioni, trombe d’aria, incendi, etc. Non dimentichiamo che il Canale Vigenzone – che si trova a 20m dall’area ex C&C – sfocia in laguna, quindi, le acque contaminate defluirebbero verso la laguna di Venezia, con gravi conseguenze.

Un fondo di amarezza, però, rimane, come ha sottolineato Striscia la Notizia ieri sera. I 12 milioni di euro, stanziati per la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti, arrivano dai contribuenti; sono, cioè, soldi pubblici. Nessuno dei colpevoli ha pagato, né penalmente né civilmente.

Il nostro impegno

L’area dell’ex C&C sarà un cantiere aperto per tutto il 2022 con oltre 1500 viaggi previsti di automezzi. E noi di Obiettivo Ambiente ci saremo, sempre, ogni giorno, a tutela della sicurezza dell’ambiente e delle persone.

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