L’utilizzo quotidiano, per molte ore di gel disinfettanti e mascherine provoca sulla pelle segni non sempre solo passeggeri. Ecco quindi alcune indicazioni.*
Gel e mascherine, come “sopravvivere”. Secondo le indicazioni raccolte, importante è rinfrescare la pelle del viso con detergenti non aggressivi, applicare un dermocosmetico funzionale che possa spegnere le infiammazioni e soprattutto massaggiare bene le creme per farle assorbire prima di indossare la mascherina protettiva necessaria per proteggersi dal Sars Cov 2. Sono semplici regole, da alcuni seguite come prassi (soprattutto da chi opera da anni nei reparti di terapia intensiva), da attuare prima di ‘armarsi’ della mascherina protettiva (Ffp2, chirurgica o di stoffa) per aiutare la propria pelle. Soprattutto se sensibile o portata a fastidiose malattie della pelle.
La nostra pelle alle prese con mascherine e gel: i consigli degli esperti. La mascherina protettiva produce un microambiente ovviamente diverso rispetto alla cute libera, ma questo non vuol dire che quanti soffrono di acne, rosacea o altre malattie della pelle non debbano metterla, anzi devono indossarla con tranquillità. Bisogna solo fare attenzione all’igiene e ad usare i giusti prodotti. In particolare occorre prestare maggior cura nello spalmare i prodotti utilizzati facendoli ben assorbire. In caso contrario si crea una doppia copertura: quella della crema e quella della mascherina che produrranno inevitabilmente sofferenza alla cute. Fatta questa operazione indossiamo la mascherina e stiamo tranquilli. Le mascherine non danno disturbi alle persone con una pelle sana che le portano peraltro per tempi spesso contingentati. Diverso, naturalmente, è il caso di medici, infermieri e del personale che lavora nei reparti Covid: tutti abbiamo visto i segni sul viso causati dall’indossarle per ore e ore. Per tutti gli altri non ci sono controindicazioni né possibili sensibilizzazioni. Anzi paradossalmente la mascherina tende ad idratare la pelle in quanto con il proprio respiro si crea un microambiente caldo umido. Ad oggi quindi c’è solo un rischio: non metterla! Non solo mascherine protettive, ormai lo sappiamo tutti, una delle armi per contrastare il Sars CoV 2 è detergere le mani con attenzione.
Cosa fare per proteggere mani?
La pelle delle mani in questo periodo è sottoposta ad un maggiore stress, perché se una persona adulta lava le mani dalle 6 alle 10 volte in condizioni normali, oggi tendiamo a duplicare questo numero. Inoltre, solo una persona su 10 usa un detergente leggero e solo una su 30 usa una crema idratante su pelle e unghie dopo la detersione. Il primo consiglio è privilegiare l’acqua e il sapone rispetto al gel sanificante. Ma poiché entrambi disidratano la pelle, l’incidenza di dermatite irritativa può aumentare. Per cui il consiglio è lavarsi sempre le mani con attenzione avendo però cura di usare sempre una crema idratante dopo la detersione.
a cura di Stefano Vento, operatore 118
*I consigli arrivano dal 94esimo Congresso nazionale della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmessibili.
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