FUOCO E FIAMME

Nella memoria biologica dell’essere umano è incisa la consapevolezza dell’utilità e pericolosità della fiamma, nella doppia veste di fonte di calore e potenziale furia distruttrice. Il legislatore alza nuove barriere per difendere ambiente, persone, strutture da incendi disastrosi.

Dal 4 ottobre 2022 è entrata in vigore la nuova normativa del 01-02-03 Settembre 2021 con la quale è stata radicalmente aggiornata la disciplina antincendio. In particolare:

  • il D.M. 01.09.2021 ha modificato il ruolo del tecnico manutentore dei dispositivi antincendio;
  • il D.M. 02.09.2021 ha modificato la formazione degli addetti antincendio;
  • il D.M. 03.09.2021 ha modificato i criteri per la valutazione del rischio incendio e i piani di gestione delle emergenze.

Questi tre decreti hanno aggiornato il quadro normativo, rivoluzionando quanto in precedenza disciplinato dal DM 10/03/98.

estintori incendio

Cosa troviamo tra le novità più importanti?

Rigorosi parametri per la qualifica di docente formatore del corso antincendio.

Sino ad oggi la formazione del personale addetto antincendio poteva essere erogata da parte di docenti abilitati alla semplice formazione in materia di sicurezza, oggi il nuovo decreto impone (correttamente) parametri molto più rigorosi richiedendo requisiti di conoscenze e esperienze specifiche che i docenti dovranno documentare per poter erogare la formazione antincendio.

Lo stesso percorso formativo del personale addetto all’antincendio è stato incrementato, imponendo anche alle aziende più piccole l’addestramento con prova pratica di utilizzo almeno degli estintori.

Rigorosi requisiti per il tecnico addetto al controllo della dotazione antincendio.

Anche per il profilo del tecnico manutentore che effettua i periodici controlli dei dispositivi antincendio presso le aziende vengono precisati i requisiti tecnici di conoscenza, abilità e competenza. Per ogni singola dotazione (estintori, lance, rilevatori, ecc) viene richiesto uno specifico percorso formativo con esame finale, escludendo qualunque forma di esonero legato a precedenti mansioni ed esperienze.

Nuova valutazione del rischio incendio.

L’ultimo dei decreti impone alle aziende di aggiornare la valutazione del rischio incendio in funzione a nuovi parametri e nuovi criteri. Anche se la valutazione del rischio incendio era obbligatoria sin dal 2008, il legislatore ha voluto con questo decreto “stanare” tutte quelle realtà che pur essendo soggette alle disposizioni tecniche del DPR 151/11, cioè al Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) si erano sottratte all’obbligo. Oggi la valutazione impone ad ogni realtà di dichiarare il quantitativo di materiale infiammabile e le condizioni di pericolo esistenti, evidenziando tramite questa dichiarazione i parametri di assoggettabilità al C.P.I.

antincendio obiettivo ambiente

Rafforzare l'importanza della prevenzione

In conclusione, questi tre decreti rafforzano l’importanza della prevenzione del rischio incendio all’interno delle aziende, sottolineando che la formazione e l’addestramento del personale, ancora una volta, costituiscono l’elemento essenziale della prevenzione.

Aggiornando la normativa in ottica più restrittiva il legislatore non sta imponendo al datore di lavoro l’ennesimo fardello di nuove competenze e conoscenze da acquisire. Sta piuttosto invitando la Dirigenza a rivolgersi a tecnici specializzati al fine di adottare una “gestione della sicurezza” tecnicamente corretta e costantemente aggiornata, al fine di portare il rischio di trovarsi in una situazione di emergenza il più possibile vicino allo zero.

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Dott. Stefano Guzzon

Dott. Stefano Guzzon

RSPP e Docente Formatore

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