Una foto “rapita” per immortalare la volontà caparbia di non lasciare “andare” il collega colpito da gravissimo infortunio. Vorremmo poter documentare più spesso incidenti sul lavoro con un esito così felice: siamo pronti ad intervenire in caso di emergenza?
“Il bacio della vita” (The kiss of life). È questo il titolo di una nota fotografia scattata 55 anni fa e che è valsa al reporter il Premio Pulitzer (la più prestigiosa onorificenza nazionale statunitense per il giornalismo) l’anno successivo, nel 1968.
Ma chi sono i due uomini fotografati? Sono l’elettricista J. D. Thompson e il suo apprendista Randall G. Champion. E la loro storia ha dell’incredibile.
I due operatori elettrici stavano effettuando interventi di manutenzione ordinaria ai pali di linea elettrica lungo la strada. Randall sfiorò per errore una delle linee a bassa tensione al vertice del palo e fu colpito da una scarica di 4.160 volt mentre si trovava ancora sospeso. Perse immediatamente conoscenza e il suo cuore si fermò. L’imbracatura di sicurezza (la cintura) gli impedì di cadere ma rimase a penzoloni nel vuoto.
Subito il collega Thompson si arrampicò e lo raggiunse, ma a causa della posizione gli era impossibile effettuare un massaggio cardiaco. Tuttavia, iniziò ad effettuare la respirazione bocca a bocca. Caparbio e paziente, non smise di soffiare aria, appollaiato sul palo elettrico, sino a che non sentì un lieve fremito di vita. Caricò poi in spalla il collega portandolo in salvo a terra.
Una volta sceso, sia Thompson sia un altro collega si alternarono per praticare la rianimazione cardiopolmonare sino all’arrivo dei paramedici che trovarono Champion semi-cosciente e risolsero la situazione definitivamente. Champion non solo sopravvisse all’incidente ma visse per altri 35 anni. Il suo compagno di lavoro gli aveva salvato la vita.
La foto è stata scattata dal reporter Morabito, che per caso si trovava a passare per quella strada in ritorno da un servizio in quella zona. Fu una decisione fulminea: chiamare l’ambulanza attraverso la radio della sua auto e catturare in immagine quel momento.
«Ho sentito urlare, ho alzato gli occhi e ho visto questo uomo a penzoloni. Dio mio. Non sapevo cosa fare. Ho scattato una foto veloce. Sono andato alla mia macchina e ho chiamato un’ambulanza. Sono tornato e Thompson faceva la respirazione a Randall. Ho fatto marcia indietro, ero lontano, una casa mi impedì di andare oltre. Ho scattato un’altra foto. Poi ho sentito gridare Thompson: Sta respirando» – Rocco Morabito
Un esito felice, anche se non scontato. Si combatte sempre contro l’imprevisto, contro la fatalità, ma se siamo preparati possiamo intervenire, non subire passivamente gli eventi. Ecco qual è il fine della formazione nell’ambito della sicurezza. Ecco a cosa servono i corsi di antincendio, di primo soccorso, di lavori ad alta quota, etc.. Prevenzione e intervento, tempestività e gestione dell’emergenza. Tutti noi possiamo tentare di scongiurare la tragedia prestando soccorso a colleghi o familiari in pericolo.
Leggi anche “Imparare la realtà“
Area Comunicazione & Marketing
Obiettivo Ambiente adotta un sistema di gestione per la qualità e per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Il nostro sistema è certificato da Rina Services S.p.A. secondo le norme Iso 9001 e Iso 45001 per i settori EA Servizi di Ingegneria (34) Manutenzione presidi antincendio (18) Commercio (29) Servizi di Consulenza (35) Istruzione (37).
Obiettivo Ambiente crede nella legalità per un mercato corretto e leale. In data 14 novembre 2016 ha adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo integrato ai sensi del D.Lgs. 231/01 [Modello 231], con l’intento di formalizzare i principi, le regole e le procedure, finalizzati a
prevenire comportamenti illeciti da parte di soggetti interni ed esterni [Destinatari].
È stato nominato un Organismo di Vigilanza [OdV] con il compito di vigilare sull’osservanza e sul funzionamento del Modello 231 e dei suoi protocolli, per comunicare con l’OdV è stata attivata la casella di posta odv@obiettivoambiente.com.
Il Modello 231 comprende il Codice Etico, qui consultabile. A tutti i Destinatari è richiesto il rispetto dei precetti in esso individuati e di conformare di conseguenza i propri comportamenti.
Obiettivo Ambiente si impegna a proteggere i dati personali di ogni persona fisica nonché le libertà fondamentali costituzionalmente garantite nel rispetto del Regolamento Europeo 2016/679 (“Regolamento UE ”) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati (“ Dati Personali”).
Obiettivo Ambiente mantiene il Registro dei Trattamenti del Titolare, ha volontariamente nominato la figura del Responsabile della Protezione dei Dati Personali RDP/DPO contattabile all’indirizzo dpo@obiettivoambiente.com, e informa gli interessati mettendo a disposizione le seguenti informative:
Obiettivo Ambiente è Organismo di Formazione accreditato dalla Regione del Veneto per la formazione continua. Codice ente 4389.
Obiettivo Ambiente è iscritta nell’elenco dei Soggetti Proponenti qualificati sugli avvisi del Conto di Sistema di Fondimpresa.
OBIETTIVO AMBIENTE SRL
VIALE DELLA NAVIGAZIONE INTERNA, 35 – 35129 PADOVA (PD)
C.F. e P.I. 03809310281 – CODICE SDI: USAL8PV
TEL: 049/628475 – 049/8935749
MAIL: segreteria@obiettivoambiente.com
Powered by Websonica