CAMBIARE STILI DI VITA E DI CONSUMO NON È PIÙ UNA SCELTA, È UN DOVERE SOCIALE ED ECONOMICO. INTRODURRE NUOVAMENTE NEL QUOTIDIANO DELL’INDIVIDUO E DELL’IMPRESA PAROLE DEL PASSATO COME “RISPARMIO”, OLTRE AD ESSERE VANTAGGIOSO PUÒ FARCI RISCOPRIRE VALORI PREZIOSI COME LA RESPONSABILITÀ.
La sostenibilità è la “condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri sogni”. E nel 2022, cosa significa essere un’azienda sostenibile?
Il concetto è ormai sempre più al centro dell’attenzione di tutti e soprattutto nei contesti aziendali. La sostenibilità ambientale è una tematica fondamentale e urgente da affrontare; i cambiamenti climatici sono la conseguenza delle nostre azioni quotidiane, le quali avranno ripercussioni a lungo termine. Abbiamo visto casi di aziende che hanno inquinato e di cui stiamo ancora pagando le conseguenze anche come semplici cittadini. Non si tratta però solo di ridurre gli impatti sul Pianeta.
Per le aziende, essere sostenibili conviene perché:
E se questo non dovesse bastare, essere un’azienda sostenibile aumenta la propria brand reputation agli occhi degli stakeholder.
La sostenibilità ambientale altro non è che la riduzione della nostra impronta tossica sul Pianeta che ci rimane da salvare, la riduzione dei consumi e l’ottimizzazione delle produzioni in ottica green.
Ci sono quindi diverse attività che consentono all’azienda di operare all’interno di un sistema di prevenzione ambientale, scongiurando il rischio di essere soggetto a sanzioni ma soprattutto limitando l’impatto della propria attività sull’ambiente.
Un’azienda può muoversi verso questo obiettivo in differenti modi. Un punto di partenza è quello di definire i propri obiettivi, consapevoli della legislazione ambientale.
In generale, la mancata percezione dei rischi – e delle sanzioni- ambientali è confermata anche dalla sottostima degli stessi come spesso accade, ad esempio, nella gestione del deposito temporaneo dei rifiuti, oggi disciplinato dall’art. 183 del D.L. n.152/06.
In troppi casi si registra una gestione poco attenta dei rifiuti, che se non controllata può scaturire nel tempo in un vero e proprio reato ambientale, disciplinato dall’art. 256 del Testo Unico Ambientale. Anche il reato presupposto della 231 “ambiente” comporta pesanti sanzioni: penale e amministrativa, che può arrivare fino a centinaia di migliaia di euro!
E proprio la nota “231”, ha introdotto un valido strumento per le aziende, ossia il modello organizzativo e gestionale, strumento spesse volte ignorato dai più ed ancora oggi poco utilizzato per gestire e soprattutto prevenire la commissione dei reati ambientali.
I comportamenti ambientali di un’azienda oggigiorno possono essere molto ben controllati, verificati, tracciati, opportunamente misurati, anche per comprendere il costo della sostenibilità e quantificare il salto qualitativo.
Molte aziende decidono di impegnarsi a ottenere certificazioni ambientali come la ISO-14001. Si pensi anche alle opportunità in materia di business, ossia alla sempre maggiore richiesta di questi strumenti, specialmente in caso di gare ed appalti, dove per poter partecipare la ISO-14001 e la “231” sono indicati come requisiti indispensabili.
La sostenibilità ambientale consente anche vantaggi relativi ai costi. L’efficientamento energetico e dei processi producono importanti risparmi economici.
Per difendere il nostro ambiente, la cosa più importante è risparmiare.
Risparmiare non è un obbligo ma una responsabilità. La prima fonte di risparmio è l’uso consapevole dell’energia, quindi minor spreco e minor scarto, possono rappresentare due possibili soluzioni per conservare al meglio il nostro pianeta. Nell’ultimo secolo l’inquinamento atmosferico prodotto dalle emissioni dei gas serra e dalla CO2 sta portando a gravi cambiamenti climatici. Quindi basterebbe adottare qualche piccolo accorgimento per inquinare di meno, e per proteggere ciò che ci circonda. Investire nella prevenzione è dunque un imperativo ormai ineludibile.
L’unica possibilità di sviluppo, crescita e business sostenibile per le imprese è questa. Impresa e ambiente non solo possono coesistere, ma devono cooperare per costruire, entrambe, un futuro con un futuro.
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Consulente Ambientale
Obiettivo Ambiente adotta un sistema di gestione per la qualità e per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Il nostro sistema è certificato da Rina Services S.p.A. secondo le norme Iso 9001 e Iso 45001 per i settori EA Servizi di Ingegneria (34) Manutenzione presidi antincendio (18) Commercio (29) Servizi di Consulenza (35) Istruzione (37).
Obiettivo Ambiente crede nella legalità per un mercato corretto e leale. In data 14 novembre 2016 ha adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo integrato ai sensi del D.Lgs. 231/01 [Modello 231], con l’intento di formalizzare i principi, le regole e le procedure, finalizzati a
prevenire comportamenti illeciti da parte di soggetti interni ed esterni [Destinatari].
È stato nominato un Organismo di Vigilanza [OdV] con il compito di vigilare sull’osservanza e sul funzionamento del Modello 231 e dei suoi protocolli, per comunicare con l’OdV è stata attivata la casella di posta odv@obiettivoambiente.com.
Il Modello 231 comprende il Codice Etico, qui consultabile. A tutti i Destinatari è richiesto il rispetto dei precetti in esso individuati e di conformare di conseguenza i propri comportamenti.
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