Valutazione del Rumore Ambientale: misure di Impatto e Clima Acustico

Il rumore ambientale, ovvero quello prodotto dalle nostre attività verso l’esterno, rappresenta un tema spesso sottovalutato, che può però portare anche a pesanti sanzioni amministrative in caso di superamento dei limiti di legge.
Pianificare con un esperto ed evitare scelte errate durante la fase progettazione e installazione di impianti potenzialmente rumorosi, può ridurre notevolmente i costi imprevisti.
 
 
Le valutazioni da eseguire possono essere di vario tipo, a seconda della fase in cui ci si trova (prima o dopo l’avvio dell’attività rumorosa) oppure delle tipologie di attività/opere in esame.
 

Normativa vigente

La principale normativa di riferimento è costituita dalla “Legge quadro sull’inquinamento acustico” (Legge n. 447 del 26/10/1995), che definisce le competenze sia degli enti pubblici che esplicano le azioni di regolamentazione, pianificazione e controllo, sia dei soggetti pubblici e/o privati, che possono essere causa diretta o indiretta di inquinamento acustico.
La legge si compone di 17 articoli e ha come finalità di stabilire i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico.

In particolare, l’art. 8 definisce le attività per le quali è fatto obbligo di produrre una valutazione di impatto acustico (previsionale e/o in opera) e quelle per cui invece vi è la necessità di elaborare una valutazione previsionale di clima acustico.

 

Valutazione Rumore Ambientale 2

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Valutazione previsionale di clima acustico

Il clima acustico è una “fotografia” della situazione acustica di un’area mediante misure fonometriche, ovvero la sua caratterizzazione in termini di emissioni sonore delle sorgenti (sia naturali che antropiche) già presenti nel territorio. 

Secondo la Legge n. 447/95, tale valutazione preliminare è obbligatoria per controllare il che il clima della zona non sia acusticamente inquinato nel caso si intenda realizzare una delle seguenti tipologie di insediamenti:

  1. Scuole e asili nido;
  2. Ospedali;
  3. Case di cura e di riposo;
  4. Parchi pubblici urbani ed extraurbani;
  5. Nuovi insediamenti residenziali prossimi ad opere di cui al comma 2, art. 8 Legge n. 447/95 (p.e. strade, fabbriche – le opere e costruzioni per cui viene richiesto lo studio previsionale di impatto acustico).

La documentazione viene richiesta dal Comune ai fini del rilascio della concessione edilizia relativa alle opere sopra elencate.

Questo tipo di attività di valutazione, dunque, interessa soprattutto il mondo dell’edilizia civile, mentre è limitata la sua applicazione in ambito industriale e infrastrutturale.

 

Valutazione Rumore Ambientale 3

Valutazione previsionale di impatto acustico

La valutazione previsionale di impatto acustico di una nuova opera consiste nella modellazione tramite specifici software numerici delle informazioni acustiche relative alla futura costruzione, confrontandole con i dati della situazione attuale, ottenuti tramite accurati rilievi strumentali in campo. In tal modo si potrà disporre di dati attendibili circa il potenziale impatto acustico che avrà l’opera che si intende realizzare.

I valori di rumorosità ottenuti tramite elaborazione software potranno essere confrontati con i limiti previsti dalla legge prima di avviare le fasi di costruzione e prevenire ritardi e costi aggiuntivi !

La produzione di una documentazione di previsione di impatto acustico è obbligatoria prima della realizzazione, modifica o potenziamento delle seguenti opere:

  1. Aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
  2. Strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;
  3. Discoteche;
  4. Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
  5. Impianti sportivi e ricreativi;
  6. Ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.

Inoltre, una previsione di impatto acustico deve essere eseguita anche nell’ambito delle domande per il rilascio di permessi di costruire relativi a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all’esercizio di attività produttive.

In altre parole, se hai intenzione di avviare una nuova attività produttiva, commerciale o ricreativa, è necessario valutare preventivamente gli impatti che tale attività avrà in termini di emissioni sonore verso i recettori sensibili sul territorio. Nel caso di attività produttive, la valutazione può essere ricompresa nell’ambito di una più ampia richiesta di Autorizzazioni (AUA o AIA).

E’ infine disposto che, nel caso in cui a seguito della suddetta valutazione si prevede che possano essere prodotti valori di emissione superiori ai limiti di legge, la documentazione deve contenere l’indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall’attività o dagli impianti, ai fini del rilascio del nulla-osta da parte del comune.

 

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